Digital Marketing 2022: 5 tendenze da conoscere.

Dai chat bot ai social network che diventano veri e-commerce, fino ad arrivare a nuovi strumenti pubblicitari: ecco tutto quello che c’è da sapere per fare digital marketing nel 2022.

Il Digital Marketing è in continuo movimento e, per assecondare i cambiamenti sociali, digitali e i bisogni delle persone, assume sempre nuove forme.

Proprio per questo non è facile prevedere le evoluzioni future che riguarderanno questo settore. Possiamo però analizzare le nuove tendenze e, in base a queste, cercare di individuare quelle che potrebbero essere le principali novità. Sicuramente, nel corso dell’anno, si darà sempre più importanza alla personalizzazione della comunicazione, delle esperienze e dei contenuti proposti.

Quali saranno quindi le principali tendenze di web marketing a cui assisteremo nel 2022? Ecco 5 trend.

1. Intelligenza Artificiale (IA) e marketing conversazionale

Uno dei principali trend nel 2022 è quello legato al Conversational Marketing, un nuovo canale da integrare nelle strategie dedicate alla customer base.

Il marketing conversazionale, infatti, sfruttando la potenza dell’Intelligenza Artificiale offre l’opportunità ad aziende e clienti di comunicare in tempo reale tramite chat live, chatbot automatizzati e app di messaggistica, consentendo un coinvolgimento più rapido ed efficiente.

Questo per i brand si tradurrà in:

• aumento del numero di lead generati dal sito;
• incremento delle opportunità di vendita;
• miglioramento dell’esperienza di navigazione.

Assistente vocale: lo vorresti nella tua azienda? Qui una lista di pro e contro.

2. Social commerce

A differenza del social media marketing che reindirizza gli utenti a un negozio online, il social commerce offre loro la possibilità di effettuare l’acquisto e quindi il pagamento direttamente all’interno della rete che stanno utilizzando in quel momento.

Questo nuovo utilizzo è una grande opportunità per i brand che potranno offrire ai consumatori esperienze di acquisto senza interruzioni all’interno dei propri canali social, anziché reindirizzarli altrove (ad es. al sito web aziendale).

L‘acquisto diventerà, quindi, un’azione immediata – lo si farà attraverso Facebook, Instagram, YouTube, etc. – e affinché un’azienda ne sfrutti a pieno il potenziale dovrà offrire tale possibilità al consumatore e aggiornare il proprio funnel di vendita.

3. Gamification

L’industria del gaming ha assistito a uno sviluppo senza precedenti negli ultimi anni e si prevede che crescerà ulteriormente.

A fronte di ciò, il mercato della gamification (in italiano “ludicizzazione”) prenderà sempre più piede – si parla di un aumento del 30,1% entro il 2024 – diventando una grande opportunità per piccole e grandi aziende.

Ma facciamo un passo per volta e cerchiamo di capire cos’è la gamification: questo termine fu coniato da Nick Pelling, un programmatore inglese che nel 2002 lo utilizzò per presentare l’attività dell’azienda per la quale lavorava, ma prese piede solo dal 2010 quando a parlarne fu Jesse Schell – professore alla Carnegie Melton University – durante la Dice Conference di Las Vegas.

Per dare una definizione quanto più semplice possibile, possiamo dire che gamification significa applicare meccaniche e dinamiche prese dal mondo dei giochi o dei videogiochi a contesti non ludici – come può essere un contesto lavorativo – con lo scopo di motivare le persone a raggiungere determinati obiettivi.

Un esempio di gamification è Duolingo, un’applicazione che, tramite quiz divertenti che fanno avanzare ai livelli successivi e sistemi di ricompense, permette di imparare una lingua straniera.

Di esempi a tal riguardo ce ne sarebbero diversi e tutto ciò che li accomuna è far conseguire alle persone determinati obiettivi, attraverso livelli in cui progredire, competizioni con altri utenti e condivisione dei propri successi tramutabili in premi.

Capirete quindi che i vantaggi della gamification in una strategia di marketing digitale sono molti: aumenta il coinvolgimento degli utenti, i CTR e le conversioni.

Dal passato fino ad oggi: l’e-commerce competitivo ai tempi del Covid.

4. Campagne di geo-localizzazione

Across, Digital Solution Company specializzata nel performance marketing multicanale, prevede che nel 2022 le campagne geo-localizzate offriranno performance molto più alte in questo momento storico, dopo aver visto già nel 2021 un trend di crescita del 60% rispetto all’anno precedente.

Sfruttare il targeting geografico permette infatti di raggiungere il proprio target in base alla loro posizione (regione/città/località) e di fornirgli un messaggio più accattivante e personalizzato.

5. Bye bye Cookies

Come approfondito in un precedente articolo del nostro blog Google ha dichiarato che dal 2023 il proprio browser Chrome non supporterà più i cookie di terze parti, già esclusi nelle impostazioni di default di Safari e Mozilla.

Cosa vuol dire? Che se fino ad oggi marketers, editori e aziende hanno puntato su campagne di retargeting, dovranno d’ora in poi pensare a nuove modalità per interagire con il proprio target e costruire relazioni di fiducia. Ma niente paura, si parla già di soluzioni alternative e alcune di queste sono:

• la pubblicità contestuale;
• la creazione di un identificativo alternativo ai cookie di terze parti;
• la privacy sandbox di Google.

“C’erano una volta i cookie di terze parti…”: è una fiaba a lieto fine o l’inizio dell’apocalisse?

Digital Marketing: un mondo in continua evoluzione

Le novità per il 2022 sicuramente non mancano e non saranno le uniche considerando l’evoluzione del panorama digitale. L’importante è rimanere aggiornati ed essere pronti a pianificare nuove strategie per il proprio brand.

Ci auguriamo quindi che quest’articolo possa darti qualche spunto di riflessione in più sui prossimi investimenti da fare nel mondo digital. E se invece ti sentirai come un naufrago in mezzo al mare, non preoccuparti, il nostro team marketing è qui per affiancarti!

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