Non solo Chat GPT
Tutte le tecnologie ICT emergenti da non perdere
Un importante storico britannico definì il ventesimo secolo il “secolo breve”, con questo titolo spiegava efficacemente quanto lo sviluppo tecnologico della seconda parte del secolo, dal 1940 in avanti, avesse in qualche modo contratto i tempi della storia.
Per la prima volta, in un brevissimo lasso di tempo, la tecnologia aveva operato da acceleratore del futuro, rendendo possibili strumenti e comportamenti inimmaginabili.
Se lo stesso principio vale per i nostri giorni, allacciamo le cinture perché il 2023 promette di diffondere innovazioni tecnologiche che saranno in grado di cambiare per sempre il nostro modo di vivere, comunicare e soprattutto di lavorare, produrre, consegnare e fatturare.
I trend ICT del 2023
Hardware, software, e comunicazione digitale sono gli ambiti in cui l’information and communications technology si sviluppa. Secondo le previsioni, dobbiamo aspettarci grandi passi in avanti in tutti gli aspetti dell’ICT.
Hardware più performanti e meno inquinanti, software cloud based più sicuri, facilmente accessibili e customizzabili e strumenti di comunicazione che ci faranno avere l’impressione di essere entrati in un film di fantascienza.
Ma andiamo con ordine e vediamo nello specifico cosa ci aspetta.
- Chat bot
- 5g e Internet of things
- Automazione e robotizzazione dei processi
- Piattaforme low code e no code
- Intelligenza artificiale per la sicurezza informatica
- Cloud e Multi Cloud
- Reti predittive
- Blockchain
- Lavoro ibrido e risparmio energetico
Chat bot
Fare una domanda a un computer, un robot, una macchina o come vogliamo chiamarla e ricevere una risposta corretta, articolata e perfino ironica o colta è un’idea tipica della letteratura e del cinema di fantascienza.
Come spesso accade, Verne docet, la fantasia è già realtà. Abbiamo chiesto a Chat GPT, il più famoso dei chatbot in circolazione, di presentarsi. Ecco il risultato:
Domanda: Ci parli di te Chat GPT?
Risposta: Certo! Sono un modello di lingua sviluppato da OpenAI. Sono stato addestrato su un enorme quantità di testo presente su internet, il che mi consente di rispondere a una vasta gamma di domande su molte materie diverse. Il mio obiettivo è fornire risposte precise e utili per aiutare le persone a trovare informazioni e risolvere problemi. Sono alimentato da un sistema di intelligenza artificiale all’avanguardia e utilizzo le tecniche di Deep Learning per generare le mie risposte.
Sorprendente, vero? Ed è solo l’inizio. Nonostante ci siano i soliti detrattori che bollano i chatbot come una moda passeggera, questa tecnologia di generazione di contenuti basati sull’apprendimento continuo è arrivata per restare. I campi di applicazione sono innumerevoli e il beneficio, specialmente per i professionisti del settore, è evidente come strumento di supporto e aumento della produttività.
Ciò che non è certo, è se sarà proprio Chat GPT di OpenAI a dominare la scena o Bard di Google o i tanti chatbot che stanno invadendo il mercato (trovate un bell’elenco qui).
Di certo, avremo tempo di porci tutte le questioni etiche e filosofiche che il dialogo con un essere inanimato comporta e per scoprire se Chat GPT sarà solo il Myspace dei chatbot.
Ai posteri l’ardua sentenza, ma di certo i chatbot saranno parte del futuro, anzi sono parte già del presente, e il 2023 sarà l’anno della loro diffusione globale, anche in ambiti che probabilmente ancora non immaginiamo.
5g e Internet of Things
Lo sappiamo, è un po’ il Godot della tecnologia, aspettiamo, aspettiamo e non arriva mai, ma questa dovrebbe essere la volta buona per l’Internet of Things di decollare. Secondo una ricerca di Jupiter, il numero di edifici intelligenti a livello globale dovrebbe raggiungere i 115 milioni entro il 2026, con un aumento del 150% rispetto ai 45 milioni di oggi.
Industrie, istituzioni, aziende, ma anche edifici e case private cominceranno a entrare in rete, permettendoci non solo di parlare col frigorifero, ma soprattutto di generare un risparmio di risorse e una velocità di individuazione, risoluzione e addirittura prevenzione dei problemi mai vista prima.
I gestori e fornitori di reti, grazie alla diffusione ormai soddisfacente del 5g, amplieranno la loro proposta, arrivano le reti in fibra on demand e le piattaforme ad alta quota per raggiungere una capillarità territoriale pressoché totale e creare potenti ecosistemi customizzati a servizio delle imprese e dei consumatori.
Automazione e robotizzazione dei processi
L’automazione e robotizzazione dei processi o Robotic Process Automation, per dirla in inglese, continuerà a crescere rapidamente anche quest’anno. Non solo applicata alle catene di montaggio, ma anche ai processi ripetitivi che impegnano risorse in occupazioni poco redditizie che saranno sempre più demandate a bot e robot.
Forse non sono proprio i robot che immaginavamo guardando Guerre Stellari, ma sono macchine intelligenti, in grado di raccogliere ed elaborare dati da multiple fonti, ottenendo uno screening globale e continuo di ogni processo operativo.
Secondo le stime, oltre il 40% delle operazioni potrebbe essere automatizzato nei prossimi anni grazie ai bot e alle linee produttive automatizzate, con un ritorno sull’investimento che può raggiungere percentuali a tre cifre.
Specialmente nelle aziende dove le azioni ripetitive sono numerose, la Robotic Process Automation è la tecnologia su cui puntare.
I principali benefici derivati dall’RPA sono:
- Liberazione di risorse
- Risparmio
- Eliminazione di errori
- Aumento della produttività
Piattaforme low code e no code
Con tutta questa tecnologia, viene la paura di non essere all’altezza di comprenderla e quindi di utilizzarla. Niente da temere, la facilità d’uso è il focus principale delle piattaforme con poco o senza codice.
Significa che strumenti che prima necessitavano la conoscenza perlomeno dei principali linguaggi di programmazione, oggi, sono stati resi accessibili a tutti con interfaccia rapide e intuitive spesso rilasciate in open source per permettere la customizzazione secondo le esigenze aziendali e imprenditoriali.
Intelligenza artificiale per la sicurezza informatica
La sicurezza di dati e informazioni resta la principale preoccupazione delle aziende, specie quando la digitalizzazione è finalmente diffusa e irreversibile.
Anche in questo caso, l’intelligenza artificiale ha aperto la strada a un nuovo approccio alla sicurezza di reti e server fisici e on cloud.
L’AI viene impiegata per rilevare distonie nel flusso di dati e per monitorare la sicurezza dei sistemi informatici e allertare in tempo reale gli addetti in caso di anomalie. Anche in questo caso, l’intelligenza artificiale si basa su algoritmi di auto-apprendimento che sanno riconoscere i modelli comportamentali degli hacker e gli strumenti che utilizzano per accedere alle reti protette, in modo da riconoscere tempestivamente l’intrusione e scongiurare il pericolo.
I bot della sicurezza sono ormai in grado di adottare principi di comparazione e analisi per individuare immediatamente fughe di dati o anomalie nel flusso delle informazioni e svilupperanno nuove funzionalità e capacità sofisticate in grado di mettere al sicuro i dati e le informazioni aziendali come veri e propri bodyguard.
Cloud e Multi Cloud
Da anni ormai, il cloud è tra gli ambiti ICT con la crescita più rilevante, specialmente le grandi imprese stanno guidando la transizione verso ecosistemi digitali totalmente cloud based.
La tendenza più rilevante è il multi cloud, ovvero l’utilizzo di applicativi e data storage di diversi fornitori aggregati in un ambiente personalizzato, costruito per ottimizzare al massimo efficienza e contenimento dei costi.
Il 2023 dovrebbe essere l’anno in cui il cloud potrebbe raggiungere e superare la diffusione dei servizi e prodotti su licenza, ci sarà un cambiamento significativo del modo in cui le aziende utilizzeranno le architetture multi cloud, con il passaggio verso nuove piattaforme combinate.
Il volume del cloud computing è aumentato del 18% nel 2022 e, secondo le previsioni, oltre il 90% delle imprese continuerà a investire nel cloud nel 2023, anche i settori tradizionalmente più cauti nel passare le applicazioni al cloud, come i servizi finanziari, probabilmente sposteranno più applicazioni di front office sulle nuvole.
Reti predittive
Se parlare con i chatbot non fosse abbastanza, le reti predittive sono un altro bel passo verso la fantascienza. Le reti predittive sono infatti in grado di “prevedere il futuro”!
Utilizzando dati, algoritmi statistici e machine learning, gli applicativi sono in grado di calcolare la probabilità di risultati futuri basandosi sui dati storici, andando oltre la comprensione di cosa è successo per arrivare a determinare quello che succederà nel futuro.
Essendo una grande risorsa di marketing per prevenire il comportamento degli utenti e soddisfare bisogni che ancora non sanno di avere, c’è da scommettere che le reti predittive subiranno una potente accelerata durante l’anno.
Blockchain
Blockchain: definizione, perplessità e i telefilm che ne parlano (come i Simpson).
Spesso collegata al solo mondo delle criptovalute, la blockchain nel 2023 svela tutto il suo potenziale, specialmente negli ambiti della sicurezza, del tracciamento della supply chain e dello sbarco nel metaverso delle imprese.
Gli elevati standard crittografici e di tracciamento della catena a blocchi agevola l’impiego di questa tecnologia nelle applicazioni che richiedono una sicurezza avanzata e la garanzia dell’impossibilità di cambiamenti alle informazioni e ai dati non autorizzati.
Lo stesso principio di certezza dell’origine e della proprietà verrà integrato nel monitoraggio dei prodotti attraverso tutta la supply chain specie nei comparti del trasporto, del tessile e dell’agricolo e alimentare.
Ultimo ma non ultimo, lo strepitoso quanto effimero successo degli NFT ha dimostrato il legame congenito tra metaverso e blockchain. Molto probabilmente, il previsto ingresso nel metaverso delle aziende sarà legato a doppio filo con la tecnologia blockchain.
Lavoro ibrido e risparmio energetico
Due tendenze ormai decennali, nel 2023 raggiungeranno importanti obiettivi, inimmaginabili solo pochi anni fa. La necessità pandemica ha diffuso la pratica del lavoro remoto, svelando i tanti benefici in termini di risparmio e produttività di cui è portatore.
Istituzionalizzazione del lavoro ibrido e perseguimento degli obiettivi di carbon neutrality e sostenibilità saranno le stelle polari dell’evoluzione tecnologica anche nel 2023.
Prepariamoci quindi a un anno ricco di novità ed evoluzioni che ci porteranno a familiarizzare con strumenti e operazioni sempre più performanti e facili da usare.
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