A cosa serve un consulente IT?
Scopriamo come lavorano i guru dell’Information Technology
La tecnologia, lo sappiamo, è ormai parte integrante delle nostre vite personali e professionali. Nessuna impresa, oggi, può pensare di fare a meno di raffrontarsi con l’implementazione e/o l’aggiornamento di soluzioni tech che siano in grado di migliorare la qualità dei processi produttivi e dei prodotti derivati, facilitando il raggiungimento degli obiettivi aziendali.
Per farlo è necessario rivolgersi a professionisti che si dedicano proprio a permettere che l’applicazione della tecnologia diventi una risorsa e non un timore, queste figure indispensabili sono i consulenti IT.
I consulenti di Information Technology sono responsabili della ricerca e sviluppo di soluzioni digitali per risolvere i problemi aziendali, della creazione di software per l’analisi, l’implementazione e il test delle tecnologie utilizzate e della collaborazione con i team tecnici interni per garantire la coerenza e l’efficienza dell’uso, tra le altre funzioni.
Inoltre, i consulenti IT comunicano istruzioni tecniche in termini commerciali comprensibili e producono manuali tecnici per l’utente, che richiedono un’eccezionale capacità interpersonale e comunicativa.
Vediamo nel dettaglio quali sono i compiti degli specialisti in Information Technology:
- Analisi del sistema informatico e dell’infrastruttura di un’azienda.
- Comprendere le esigenze aziendali di un cliente.
- Strategia.
- Pianificazione.
- Implementazione.
- Analisi e determinazione delle minacce alla sicurezza.
- Formazione del personale.
- Monitoraggio del successo delle soluzioni IT.
Analisi e Diagnosi dei sistemi esistenti
Il punto di partenza dell’attività del consulente IT è sempre quello di capire quali siano gli strumenti e i servizi tecnologici già presenti in azienda. In questa fase possiamo dire che si tratta di un processo di osservazione e raccolta di dati, indispensabile per valutare il grado di efficacia e comprensione delle tecnologie utilizzate fino a quel momento.
Una volta osservato lo stato dell’arte, il consulente IT ha raccolto le informazioni necessarie per elaborare una diagnosi dei problemi sistemici e anche di ciò che invece funziona regolarmente. È quindi possibile stilare una sorta di cartella clinica della salute tecnologica dell’impresa e dei suoi strumenti tech, dove verranno valutate le criticità e le obsolescenze per avere un quadro esatto della situazione
Comprendere le esigenze aziendali di un cliente
L’osservazione a questo punto lascia spazio all’interazione col cliente. In questa fase, il consulente IT svolge un’indagine approfondita attraverso riunioni e incontri con dirigenti e personale per capire quali siano le principali problematiche riscontrate e conoscere gli obiettivi dell’azienda.
In questa fase, è molto importante una comunicazione chiara ed efficace, in grado di restituire un quadro esatto delle esigenze e prospettive dei componenti dell’organizzazione.
In molti casi, per rendere più efficace questa fase, i consulenti IT predispongono questionari e schede di indagine ad hoc in grado di fornire tutti gli elementi necessari allo step successivo.
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Strategia
I dati e le informazioni raccolte nelle prime due fasi fanno entrare nel vivo l’attività dell’IT.
Ora, il consulente sa quali problemi ci sono, conosce le aspirazioni e i piani aziendali ed è in grado di elaborare una strategia d’intervento mirata e coerente con le esigenze del cliente.
In questa fase, il consulente decide quali tecnologie tra quelle esistenti si possano salvare, magari semplicemente aggiornandole o adeguandole agli standard più evoluti, e quali hardware, software e applicativi debbano essere invece implementati per correggere gli errori, soddisfare i bisogni dell’impresa, migliorare la produttività e semplificare i processi.
Pianificazione
Un volta individuati i prodotti e servizi necessari a raggiungere gli obiettivi del cliente, il consulente procede alla calendarizzazione degli step necessari per l’implementazione delle nuove tecnologie che viene normalmente condivisa e concordata con l’impresa affinché si possa procedere senza rallentare o sospendere i processi interni in momenti inadeguati.
La pianificazione ha un ruolo molto importante sia per il consulente, che può ottimizzare i tempi dell’intervento, sia per il cliente perché fornisce un orizzonte temporale definito per l’implementazione di strumenti che gli consentiranno di raggiungere gli obiettivi prefissati.
Implementazione
Si tratta della fase più delicata dell’intervento del consulente, proprio perché l’implementazione deve seguire un calendario ben preciso e non interferire sulle attività in corso.
Il consulente è pronto a mettere in campo e rendere operative le soluzioni tecnologiche che ha scelto in sinergia con l’azienda. Questo può comportare lo sviluppo di software e applicativi ad hoc e anche il rinnovamento dell’hardware e dei sistemi di produzione e controllo e infine alla distribuzione e installazione dei nuovi strumenti sui device interessati.
L’imprevisto in questo momento è sempre dietro l’angolo e il consulente avrà bisogno di tutto il supporto possibile da parte dell’impresa per diminuire al massimo le incidenze e i problemi che potrebbero derivare dalla transizione in atto.
Si potrebbe pensare che una volta resi operativi i nuovi strumenti tech il lavoro del consulente sia finito, ma non è così. Un buon consulente IT non abbandona il cliente una volta implementate le soluzioni, ma procede con la verifica che tutto funzioni correttamente e non solo.
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Analisi e determinazione delle minacce alla sicurezza
Il primo, fondamentale controllo a cui procede il consulente riguarda la sicurezza.
Le soluzioni integrate infatti a questo punto devono dimostrare affidabilità e la capacità di resistere a tentativi, per esempio, di attacchi hacker che potrebbero portare a fughe di dati o ancor peggio alla paralisi dei sistemi.
Le skill di data analysis e prevenzione del rischio del consulente sono importantissime in questo step e fungono da cartina di tornasole per verificare la bontà delle scelte fatte nelle fasi di strategia e pianificazione.
Formazione del personale all’utilizzo del nuovo sistema informatico.
Collaborare con il team tecnico interno per garantire familiarità con la tecnologia è un altro dei compiti del consulente. Fornire software e applicativi nuovi non avrebbe senso se il personale a cui sono rivolti non fosse in grado di usarli correttamente e sfruttare per intero le potenzialità.
Proprio per questo, la consulenza IT prevede un ciclo formativo pratico per trasmettere alle risorse umane le conoscenze utili per comprendere il funzionamento di tutti i tool e le applicazioni nuove implementate.
A questo scopo, alle riunioni formative si affiancano spesso tutorial e manuali che fungono da prontuario in caso di problemi, supportate generalmente anche dalla disponibilità di live chat, email di supporto o numeri telefonici da contattare per ottenere assistenza immediata.
Monitoraggio del successo delle soluzioni IT.
A questo punto, la fase operativa e divulgativa del lavoro del consulente si può considerare esaurita, ma subentra la necessità di capire se l’intervento eseguito stia davvero portando ai risultati attesi dal cliente.
La produzione periodica di report dettagliati sull’efficacia della tecnologia è lo strumento attraverso cui il consulente può osservare e condividere col cliente dati che mostrino l’impatto reale delle tecnologie implementate e il corretto funzionamento di tutte le componenti su cui è intervenuto.
Questo monitoraggio continuo e digitalizzato permette al consulente di intervenire con prontezza in caso di problemi o addirittura di prevenire l’insorgenza attraverso l’analisi del rischio.
Ora che abbiamo chiaro di cosa si occupa e come lavora un consulente IT, possiamo affermare che oggi più che mai sia davvero indispensabile per qualsiasi tipo di azienda investire in una consulenza seria e affidabile, perché è in grado di:
- Mantenere l’impresa al passo coi tempi
- Eliminare gli sprechi
- Migliorare la produttività
- Mantenere le reti in sicurezza
- Semplificare il raggiungimento degli obiettivi aziendali
- Fornire un’assistenza costante e fortemente professionalizzata
Consulente IT: quale scegliere per la propria azienda?
Per scegliere il giusto consulente IT o la corretta società di consulenza informatica, bisogna partire dal presupposto che si tratta di una figura il cui lo scopo è migliorare le prestazioni dell’azienda quindi, avvalersene non vuol dire affrontare un costo, ma al contrario rappresenta un modo per ottimizzare le spese. In sostanza, un professionista IT rappresenta un investimento.