L’Intelligenza Artificiale protagonista alla Milano Digital Week
Sette giorni di eventi che hanno raccontato quanto la digitalizzazione possa fare per un progresso effettivo e sostenibile
Anche quest’anno, abbiamo seguito la Milano Digital Week che ci ha accompagnato alla scoperta dei temi e delle evoluzioni tecnologiche che hanno e avranno sempre più impatto sulle nostre vite, il nostro lavoro e il nostro futuro. Un evento giunto alla sua sesta edizione che si diffonde per il capoluogo lombardo alla ricerca di visioni e risposte alla domanda: come coniugare limiti e sviluppo?
Gli oltre 350 appuntamenti che si sono svolti tra il 5 e il 9 ottobre hanno affrontato la digitalizzazione come risorsa, ma anche come sfida per un’evoluzione etica, sostenibile e inclusiva. Le aree tematiche scelte dagli organizzatori declinate in dibattiti, presentazioni di libri, panel, proiezioni e lectio magistralis sono state sette, vediamole nel dettaglio.
Lavoro
Un ambito che conosciamo bene quello della digitalizzazione delle imprese e dei processi produttivi e di controllo. Tra i numerosi appuntamenti dedicati al settore produttivo, abbiamo scelto di partecipare alla conferenza Intelligenze artificiali, soluzioni reali. Decoding Artificial Intelligence, presso il Museo Leonardo Da Vinci.
I relatori hanno condiviso le loro esperienze di applicazione dell’Intelligenza Artificiale nelle loro aziende, ma hanno anche parlato delle implicazioni pratiche, etiche e legali di questa rivoluzione.
Se, da un lato, l’𝗔𝗜 si sta sviluppando sempre più velocemente, dall’altro lato bisogna tener conto del rispetto delle nascenti regolamentazioni com l’AI Act, la prima legge al mondo sull’ Intelligenza Artificiale, recentemente proposto dalla Commissione Europea.
Perciò, il futuro dell’AI richiederà sicuramente la presenza di professionisti con competenze non solo tecniche, ma anche umanistiche ed etiche in grado di indirizzare e gestire l’immenso potenziale dell’Intelligenza Artificiale.
Ambiente
La sostenibilità è uno dei focus principali della settimana milanese che anche quest’anno ha come claim lo sviluppo dei limiti: ambientali, sociali, economici, ma anche culturali, etici e generazionali che, spesso, frenano l’accettazione di nuovi modelli di produzione e consumo.
La digitalizzazione, con il suo valore intrinseco di ottimizzazione e razionalizzazione, si è già rivelata un indispensabile strumento di riduzione degli sprechi, ma sappiamo bene che non è abbastanza. Tutti gli indicatori dimostrano che il Pianeta è in sofferenza e che i benefici della tecnologia sono ben lungi dall’essere abbastanza diffusi da alleviare in maniera contundente la pressione sull’ambiente, specie nei paesi in via di sviluppo e anche a causa dell’eccessivo dispendio .
La Milano Digital Week si è incaricata anche quest’anno di essere hub di proposte, visioni e invenzioni che hanno l’emergenza ambientale come focus.
Salute
Robotica, big data e telemedicina stanno già da tempo potenziando le capacità di medici e ricercatori di affrontare le sfide della salute pubblica globale. Il Digital Divide, mai come in questo caso, diventa il nemico da battere per rendere i benefici della tecnologia applicata alla medicina davvero universali.
Resta intollerabile la visione di intere aree del mondo falcidiate da epidemie di malattie che potremmo facilmente debellare. La democratizzazione della salute è stata proprio uno degli aspetti indagati dalla MDW. In positivo, ecco che scopriamo come l’intelligenza artificiale sta aiutando ricercatori di tutto il mondo a fare passi da gigante in termini di scoperta di nuovi farmaci e tecniche chirurgiche innovative coadiuvate da robotica e nanotecnologie.
Economia circolare
Sviluppare i limiti significa soprattutto renderci conto che l’infausta ossessione della crescita continua non può più avere cittadinanza in un mondo consapevole dei margini che deve porsi a tutela del pianeta di cui siamo responsabili.
Il superamento della cultura dell’usa e getta in favore di un’abitudine al riciclo, al riuso e all’uso collettivo è una sfida soprattutto culturale che rende necessario l’innesco di comportamenti virtuosi e la promozione globale di una visione volta alla conservazione piuttosto che al consumo.
Consumare significa anche erodere, dissipare e, infine, distruggere, proprio ciò che ha prodotto la cultura consumistica della crescita sfrenata che i molti panel sviluppati da filosofi, antropologi e umanisti durante la Digital Week hanno tentato di confutare, proponendo nuovi modelli etici, sostenibili e circolari.
Servizi al cittadino
Digitalizzazione significa servizi più efficienti, meno burocrazia e razionalizzazione delle risorse. Il ritardo delle istituzioni in questo campo raggiunge punti critici in molte aree, anche nei Paesi più sviluppati.
Educare la politica al digitale spesso risulta più difficile che abituare i cittadini che, i dati lo provano, sono sempre più abituati ad interfacciarsi con servizi accessibili facilmente dai loro device di uso quotidiano.
Di certo, c’è ancora molto da fare e la Milano Digital week si incarica di continuare a stimolare le istituzioni locali, nazionali e sovranazionali a investire nella digitalizzazione e nell’accessibilità dei servizi al cittadino.
Progetti e idee per la città
Il concetto di smart cities è ormai diffuso, ma la pratica di questo concetto è ancora lungi dal verificarsi; per quanto Milano sia certamente una delle città europee più avanzate in questo ambito, le sfide da affrontare sono ancora molte.
Come spiega a Wired il CEO di Hublab e curatore di Milano Digital Week, Nicola Zanardi: “Il ragionamento non è tanto sul contenitore ma sul contenuto, sono argomenti che si affastellano su più eventi. Al di là della MDW, c’è bisogno che il digitale possa essere una voce politica, il vero tema è dare voce a un pezzo del Paese. Questa ricchezza, se la perdiamo, la perdiamo ovunque”.
Nuove forme d’arte
Tecnologia e arte sono sempre più compenetrate, come dimostrato dalla diversificata offerta di performance, installazioni, mostre, presentazioni di videogiochi collaborativi e laboratori come parte integrante della MDW.
Anche in questo caso, si indagano le tante possibilità offerte dall’intelligenza artificiale nelle arti visive, ma anche nella produzione cinematografica, teatrale e letteraria. Un nuovo mondo, dove intelletto umano e digitale si mescolano alla ricerca di nuove frontiere della creazione artistica.
In definitiva, siamo usciti anche quest’anno arricchiti dalla Milano Digital Week, coscienti della tanta strada da fare e ancora più consapevoli del nostro ruolo in questo lungo, a volte difficile, ma luminoso cammino verso un futuro dove digitale significhi veramente progresso, benessere e sostenibilità per tutti.