Vita, morte e miracoli del nuovo e famigerato strumento di Google.

Questo è un articolo per tutti coloro che lavorano nell’area marketing e vogliono semplificare sia la propria vita che quella dei propri collaboratori. Avrete già sentito parlare di Tag Manager, vero? Se così non fosse, tenetevi forte!

Vediamo cos’è questo Tag Manager

Come scritto da tagmanagermania.it, Tag Manager è nato nel 2012 ed è uno strumento gratuito di Google che permette di gestire i Tag. Cosa sono i Tag? Dei veri e propri pezzetti di codice (script), all’interno delle pagine HTML di un sito o app, utilizzati per far comunicare il proprio sito con strumenti esterni (ad esempio Google Analytics, Facebook, gli strumenti di e-mail marketing, etc.).
Grazie ad esso possiamo quindi implementare qualsiasi tipo di script senza avere la necessità di inserirli uno per uno direttamente nell’HTML (e se non si è sviluppatori può essere difficoltoso). Basterà aggiungere questi tag sulla piattaforma et voilà, verranno aggiunti alla pagina desiderata in modo rapido e indolore.

Ma serve davvero? Perché dovrei utilizzarlo?

Ci sono vari motivi per cui è utile utilizzare Tag Manager, questi sono:

• Libertà totale: chi non conosce bene i linguaggi di programmazione non deve dipendere dagli sviluppatori per aggiungere Pixel di Facebook, Analytics ecc. al sito in questione
• Semplicità: l’interfaccia di Tag manager è facile e intuitiva, e soprattutto non è necessario conoscere la programmazione per utilizzarlo
• Reattività: è possibile verificare subito se i tag inseriti sono funzionanti, grazie anche alla possibilità di effettuare il Debug
• Velocità: il caricamento dei tag avviene in modo asincrono, in modo da non incidere sulla velocità del sito
• Risparmio: non essendo più prettamente necessari gli sviluppatori per implementare script e tool ci sarà un risparmio di risorse
• Privacy: Tag Manager aiuta anche nella gestione della Cookie Law, rispettando la GDPR

Come funziona questo strumento di Google?

L’unico passaggio in cui serve uno sviluppatore è nel momento in cui viene installato Tag Manager sul sito, bisognerà inserire uno script all’interno del tag head, nell’html, ed uno all’interno del body. Da questo punto in poi si è completamente autonomi e ci si può sbizzarrire tra tag, attivatori e variabili!

Gli I termini da imparare in Tag manager sono tanti!
Vediamo gli elementi principali:

• I Tag li abbiamo nominati prima, rappresentano il ‘comando’ che vogliamo inserire nel codice, che sia uno script o una funzionalità vera e propria.
• Gli Attivatori indicano le condizioni in cui il tag deve essere eseguito, che sia una pagina specifica o un’azione svolta.
• Le Variabili, come in programmazione, rappresentano un elemento che contiene un valore ben preciso. In Tag Manager ne esistono di due tipi:
  • Integrate, già preimpostate
  • Definite dall’utente

Possiamo usare le variabili per inserire l’ID di Analytics o un URL, a seconda del motivo per cui dobbiamo utilizzarla.

• Data Layer, questo è l’elemento un po’ più difficile da capire. È un oggetto Javascript che serve per gestire le informazioni dei tag. Di solito viene consigliato di utilizzarlo per compilare le variabili e gli attivatori.
• I Modelli sono di fatto dei templates che possono essere esportati da un contenitore di Tag Manager ed importati dove si ha la necessità. Grazie alla voce templates, su tag manager, è possibile crearne uno nuovo. Una volta creato e salvato sarà possibile esportarlo e importarlo dove serve. Una volta fatto sarà presente tra i vari tag personalizzati.

Trasformazione Digitale: dal vocabolario alla realtà.

Tutto chiaro? Hai bisogno di altri motivi per usare Tag Manager sul tuo sito?

• Oltre a quelli già citati in precedenza, ci sono altri motivi per installare Google Tag Manager.
• Grazie ad esso, infatti, sul sito non si creeranno errori a causa di script inseriti nel posto sbagliato, per conflitti o errori nel tag. Se ci sono errori il sito continuerà a venire visualizzato correttamente.
• Ordine! Infatti, grazie a Tag Manager, tutti i codici di monitoraggio sono gestiti in un unico posto (Tag Manager, appunto). In questo modo sarà tutto più veloce e semplice la loro gestione.
• Se si sbaglia qualcosa è facile tornare alla versione precedente senza dover pensare a com’erano le varie configurazioni
• Tag Manager è utilizzato ormai da tutti, perché rimanere indietro? La community poi, è sempre ben disposta ad aiutare i ‘colleghi’ in difficoltà
• La sicurezza è un alto punto forte: nel caso in cui siano presenti problemi legati al sito, nello specifico malware, i tag smetteranno di funzionare. È anche possibile revocare i permessi delle persone che hanno accesso alla gestione dei tag.

È chiaro come i vantaggi legati all’utilizzo di Google Tag Manager siano tanti rispetto agli svantaggi (aka nessuno), per cui è bene imparare ad usarlo per poterlo implementare sul proprio sito.

Buon Tag!

Fonte:

https://www.tagmanageritalia.it/cosa-diavolo-e-google-tag-manager/

https://support.google.com/tagmanager/answer/6102821?hl=it

https://www.analyticsmania.com/post/reasons-why-you-should-use-google-tag-manager/

https://cxl.com/blog/tag-management-can-improve-site-performance/

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